PROGETTO DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE PER LA DIFFUSIONE DELLA DIETA MEDITERRANEA E DEI SUOI VALORI

Il progetto comune dei quattro Gal siciliani (Metropoli Est, Madonie, Sicani e Natiblei) nasce in risposta a un allarme sociale lanciato dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale, che individua la Sicilia come la seconda regione italiana per tasso di obesità infantile e, quindi, a rischio di patologie cardiovascolari e tumorali.

Il progetto di Cooperazione Transnazionale promuove la Dieta Mediterranea con l’obiettivo di diffonderne il conclamato ruolo nella prevenzione e, conseguentemente, accrescere la domanda di produzioni alimentari di eccellenza a beneficio delle aziende virtuose che operano sul territorio. Le finalità salutistiche e sociali si accompagnano ad  aspetti di tipo educativo e socio-sanitario ma anche Economico-Ambientali, favorendo il mantenimento dei tratti distintivi identitari del paesaggio mediterraneo.

Le attività del progetto si strutturano in tempi e modalità che prevedono:

– interventi di animazione e formazione per promuovere la Dieta Mediterranea nelle mense, nella ristorazione e nelle aree mercatali;

– organizzazione e aggregazione di piattaforme logistiche territoriali sulle quali concentrare l’offerta dei prodotti tipici e di qualità inseriti nella Dieta Mediterranea, per renderla disponibile ai diversi segmenti di mercato;

-la promozione di interventi normativi a sostegno della Dieta Mediterranea, mediante proposte di legge e modifiche dei Regolamenti Comunali a favore di spazi dedicati alla vendita dei prodotti tipici e di qualità.

Offerta Ruralità Integrata (O.R.I.) del Mediterraneo

GAL Capofila: GAL METROPOLI EST

“Turismo e offerta rurale”: un unicum da valorizzare

Turismo e offerta rurale insieme, volutamente interconnessi tra loro anche dal Servizio IV dell’Assessorato Regionale Risorse Agricole e Alimentari, è la tematica cardine che il progetto di cooperazione O.R.I. del Mediterraneo intende portare avanti a beneficio di quattro GAL cooperanti.

Il progetto, coerentemente con il programma per lo sviluppo rurale del sistema agroalimentare e della pesca, vuole migliorare  la qualità e l’attrattività delle aree rurali della regione, a partire dalle aree dei quattro GAL cooperanti, attraverso:

  • la valorizzazione delle risorse naturalistico-ambientali e paesaggistico-culturali,
  • l’integrazione dei diversi sistemi produttivi, anche orientate alla cooperazione transnazionale;

Ciò anche al fine di favorire la permanenza delle giovani generazioni nei territori di riferimento e la creazione di nuove opportunità occupazionali.

Il progetto parte dalle seguenti considerazioni di fondo: la programmazione e la pianificazione dello sviluppo turistico in Sicilia è attività molto recente   solo in tempi relativamente recenti, ed è stata introdotta e promossa anche per merito dei GAL e dell’approccio Leader.

 Per lungo tempo il comparto è stato abbandonato alla sola iniziativa privata, con il conseguente sviluppo delle sole aree economicamente avanzate e invece, in quelle economicamente depresse, pur se con un alto potenziale di risorse naturali, artistiche o paesaggistiche, non si è verificato l’auspicato decollo del mercato turistico. La necessità di specificare una giusta organizzazione dello spazio, dettata dalla presa di coscienza dell’evoluzione subita del concetto di tempo libero e di turismo in generale, nonché dagli elevati livelli di qualità richiesti, ha portato a repentini cambiamenti e innovazioni. Tali cambiamenti si sono tradotti in una concezione del turismo basata sulla qualità e non solo sulla quantità: qualità dell’offerta e della domanda turistica; non solo attenzione alla quantificazione di presenze, di attrezzature e di servizi.

In tal modo, dalla dimensione della “località turistica” si passa alla determinazione di un “sistema identitario locale”, puntando ad un’offerta diversificata ed integrata che mira anche alla qualificazione del settore turistico e raggiunge al contempo l’obiettivo di rigenerare tessuti, aree, infrastrutture, manufatti, che spesso rappresentano la storia e l’identità di un luogo ma che vengono trascurati nella quotidiana gestione del territorio a causa del loro scarso valore aggiunto nel sistema economico.

Il nuovo modello

Partendo da questi presupposti, l’obiettivo principale della proposta progettuale de quo, è quello di definire un sistema di procedure, strategie e azioni per la costruzione di un modello di sviluppo territoriale integrato in un’ottica di sostenibilità. Tale modello si baserà, quindi, su una duplice integrazione: da un lato, consentirà, infatti, di “ricucire” porzioni di territorio che per geomorfologia, ubicazione, attività e servizi sono ad oggi frazionate, dall’altro, permetterà di attivare politiche di valorizzazione di “beni dimenticati” a valenza storico-culturale ed ambientale, ma anche delle produzioni agroalimentari di pregio ed artigianali di qualità, fortemente identitarie di contesti “appetibili a livello internazionali”; da ciò l’orientamento alla cooperazione transnazionale con i contesti di pregio viciniori del Canale di Sicilia.

Prodotti Tipici e Dieta Mediterranea

GAL Capofila: G.A.L. I.S.C. MADONIE

“Dieta Mediterranea”: patrimonio immateriale dell’umanità da valorizzare

Il progetto di cooperazione vuole valorizzare al meglio il riconoscimento ottenuto dall’UNESCO, della dieta mediterranea come patrimonio dell’umanità.

La Dieta Mediterranea è un mix unico di competenze, di conoscenze, di pratiche e tradizioni caratterizzato da principi nutrizionali rimasti costanti nel tempo e nello spazio.

Si concretizza in una catena alimentare sostenibile in grado di determinare nuovi e più equi valori economici, sociali e culturali alle aree di produzione e di benessere nella popolazione.

Il progetto di cooperazione “Dieta Mediterranea” vuole:

  • Creare nuovi spazi di mercato – sia sul fronte interno (regionale) che su quello extraregionale ad un offerta di prodotti tipici che connotano e tipicizzano la Dieta Mediterranea, rendendo sempre più tangibile il rapporto fra prodotto e suo territorio di origine.
  • Arrivare a formalizzazione veri e propri accordi fra le aree di produzione e quelle di consumo, ovvero fra aree interne, da un lato, ed aree urbane e fasce costiere, dall’altro.

Per i prodotti agroalimentari di qualità una informazione mirata per la diversificata platea di consumatori è sicuramente pre-condizione per una prima forma di difesa e di irrobustimento della richiesta, ma per la valorizzazione del contesto produttore di tali qualità (unicum di storia, natura, cultura, saperi locali, funzioni pubbliche,etc) sono necessarie forti azioni integrate di “innovazione generale” (di processo, di prodotto, di ri-organizzazione aziendale, di cultura d’Impresa, di risparmi nei costi di produzione tramite servizi comuni, ma anche di innovazione amministrativa pubblica e di nuove relazioni fra Istituzioni e Territori), tutte conducenti ad attivare “azioni di sistema regionale e transnazionale di qualità garantita”.

Progetti Pilota di Scale-up Artigiano Industriale  

GAL Capofila: GAL NATIBLEI

“Biomasse: da scarto ad opportunità in una filiera industriale integrata nazionale e transnazionale”

Obiettivo generale del progetto è di attivare “Centri di Competenze operanti in rete” (regionale aperta al contesto transnazionale) per elevare il livello di conoscenza, competitività ed attrattività dell’area di cooperazione.

Si intende utilizzare un sistema stabile di cooperazione fra Istituzioni-RST-Territori, quale nucleo attivo del sistema di governance  multi-attore e multi-livello, voluto dalla UE per la Cooperazione Territoriale.

Le azioni integrate del “Progetto pilota di Scale-Up” mirano a concretizzare molteplici positività per i Territori cooperanti, in particolare:

  • sull’ambiente:
    • l’eliminazione dell’impatto negativo derivante dallo smaltimento sui suoli delle biomasse residuali; in tal senso, tramite la metodologia integrata di recupero a fini multipli delle biomasse residuali, se attuata a livello transnazionale, sarà eliminata una delle fonti di inquinamento dell’area di cooperazione Sicilia-Malta-Tunisia-Grecia, a fortissimo potenziale turistico
    • la possibilità di utilizzare le biomasse da scarto non riusabili ai fini zootecnici, o i residui di quelli utilizzabili, nella produzione di energia alternativa da biomassa
  • sulla generale qualità di vita dell’ambiente:
    • ri-costituzione di diversificate filiere produttive di carni zootecniche non portatrici di residui di farmaci, certificate tali, a totale beneficio della salute dei residenti del contesto
    • presidio del territorio attraverso la ri-valorizzaione di innovative produzioni agro-zootecniche certificate di eccellenza, per la valorizzazione del contesto complementare a quello agricolo
    • recupero del paesaggio rurale attraverso la diversificazione delle attività propriamente agricole ed incentivando la creazione di nuova impresa collegata all’innovativa offerta di turismo relazionale, idoneo a valorizzare la natura, la cultura, l’umanità locale portatrice di saperi locali.

Azione Trasversale

GAL Capofila: GAL SICANI

L’azione trasversale ha l’obiettivo di connettere i tre progetti nei quattro territori, affinché ne sia valorizzata la cooperazione e l’integrazione e soprattutto ognuno di loro connetta le attività previste, in processi di sviluppo, che in quanto tali portino valore aggiunto a tutti i soggetti coinvolti.

E’ condotta con l’approccio promosso dal dall’Ircres CNR e dall’istituto internazionale IMO (Institut for Men and Organization development), che consente di sperimentare azioni digovernance generando contestualmente, competenze specifiche che rimarranno patrimonio del territorio.

I processi di sviluppo sono realizzati sperimentalmente, prima di essere portati a regime. Ciò permette l’inclusione progressiva e la co-progettazione con gli attori del territorio e genera parallelamente le competenze di esperti di processi di sviluppo locale, in una prospettivalearning by doing e di esplorazione e sperimentazione secondo l’approccio ciclico della formazione-sviluppo.

Viene attivato un percorso articolato in una alternanza tra le seguenti tipologie di attività:

  1. incontri con gli sviluppatori per pianificare passi di esplorazione e sperimentazione
  2. l’effettuazione dei passi pianificati da parte del gruppo di sviluppatori
  3. valutazione e rio-orientamento degli esiti dei passi concreti con il coinvolgimento degli stakeholders man mano identificati tramite specifici incontri e workshop
  4. momenti di riflessione e apprendimento per la generazione di competenze da parte degli sviluppatori con l’accompagnamento di esperti

Le attività sono facilitate inizialmente da esperti di IRCrES-CNR e, progressivamente, lasciate in mano al gruppo degli sviluppatori, ossia i responsabili dei processi di sviluppo locale finalizzati al raggiungimento degli obiettivi progettuali e di rete tra i 4 territori.

Le competenze acquisite dagli sviluppatori permetteranno di creare forme innovative di leadership del territorio contribuendo a dar vita a forme di governance efficaci.

Tra le competenze chiave è la leadership orizzontale, ossia di creazione di processi dove altri possano attivarsi in un percorso comune che porti ad una governance condivisa e sostenibile,possibile solo quando i processi vengono co-creati in modo sperimentale e partecipato con il territorio.