Project Description

Il Bosco della Ficuzza, simbolo della foresta siciliana nel suo aspetto più antico, possiede ambienti naturali così dissimili tra loro, che spesso si parla di “mosaico della vegetazione”.

La Ficuzza conserva ancora oggi una ingente porzione di “bosco naturale” e nel complesso rappresenta uno dei boschi più incantevoli dell’isola; il Bosco un tempo occupava ben l’80% del territorio siciliano, oggi si estende per oltre 7000 ettari e interessa i comuni di Corleone, Godrano, Mezzojuso, Marineo e Monreale; rappresentando l’unica grande macchia verde della Sicilia Occidentale. Nel 1800, Re Ferdinando IV di Borbone, scelse la Ficuzza quale Reale Riserva di Caccia e alle pendici del bosco fu costruita una magnifica palazzina reale.

L’edificio presenta una forma rettangolare, il cui prospetto mostra linee neoclassiche tipiche dell’architettura siciliana, con al centro raffigurante lo stemma borbonico. Sul lato sinistro della facciata è possibile ammirare un grande orologio murale. Congiuntamente alla palazzina vennero costruiti i fabbricati minori e la piazza centrale, attorno alla quale si sviluppò nel corso del tempo il piccolo centro. All’interno dell’edificio, privo di mobili che sono andati distrutti durante i moti del 1820-1821, è possibile visitare camere, saloni di rappresentanza, la cappella privata, la cantina, oltre a stalle e magazzini. Nella parte bassa dell’edificio è stata allestita una sede Museale dedicata alla Riserva e alla famiglia Borbone.

Il Bosco è costituito da estese foreste sempreverdi di maestosi lecci centenari, antichi querceti, che ancora oggi rappresentano l’emblema di quel bosco originario; i boschi di Roverella, antichi più di 400 anni, convivono con i boschi più recenti, naturali e impiantati dall’uomo. All’interno della riserva sono presenti più di 50 specie protette di orchidee, ricercatissime dai botanici. Nella distesa del verde boschivo si erge la Busambra, un’imponente rocca calcarea a strapiombo che emerge per oltre 1600 mt, categorizzandosi come il rilievo più alto della Sicilia occidentale e ponendosi a barriera da un capo all’altro del bosco, rappresenta un particolare biotipo di grande interesse botanico.

Divenuta Riserva Naturale Orientata nell’anno 2000, è sede esclusiva di endemiche forme di vita con oltre 1100 specie di flora spontanea. La riserva ospita l’80% delle specie animali, tra uccelli e fauna selvatica, dell’intera Regione Siciliana, meritano particolare attenzione l’aquila reale, il falco pellegrino, il capovaccaio, il nibbio, l’upupa e i merli. Boschi e laghetti offrono una ricercatissima selvaggina: cinghiali, daini, caprioli, e anche lupi, volpi e lepri.

Da ricordare che il bosco della Ficuzza ospita il Centro Regionale per il recupero della fauna selvatica, in collaborazione con la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), un ospedale d’eccellenza per la fauna selvatica della Regione.

L’Accesso alla riserva è garantito dai numerosi percorsi che si dipartono dai centri di Godrano, Marineo, Corleone, Mezzojuso e Campofelice di Fitalia.  (fonte: www.dallevallialmare.it)